clip_image002A colazione o a cena, caldo o freddo, in lattina o fatto in casa, il latte di soia è una bevanda che accompagna le giornate di molti cinesi. Si ottiene dalla macerazione dei semi di soia in acqua che, dopo aver rilasciato il loro succo ed essere stati filtrati a dovere, si trasformano in un residuo insolubile: la polpa di soia.

Ma anche dall’improduttività di questa scoria naturale si possono trarre dei frutti. Se ne sono accorti gli studenti dell’Università di Pechino che hanno deciso di riutilizzare la copiosa quantità di polpa di soia rilasciata dalla loro mensa sfruttando la tecnica del composting.

Mischiando polpa e terreno naturale si fa in modo che il terreno ne annulli il contenuto di azoto, la polpa infatti perde il suo originale coloro bianco per diventare nera e essere finalmente riadoperata come fertilizzante organico!

Nel video di seguito le fasi del composting illustrate dai nostri studenti che ci dimostrano come sia facile non sprecare lo spreco.

Traduzione dell’articolo apparso su chinadialogue.net

Fonte: chinadialogue.net | Video: chinadialogue.net
Pubblicazione: 28/11/2011 – Ultimo aggiornamento: 28/11/2011

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