carlo_1Quando certi pregiudizi si schiantano con la realtà: uno pensa ad una famiglia reale e subito immagina castelli, lusso e sfarzo.

Non è sempre così.

Carlo d’Inghilterra per esempio è uno che ci tiene alle cose: “Indosso certe scarpe da 40, 45 anni e intendo farmi seppellire indossandole”, ha dichiarato candidamente in una recente intervista sul Times.

Non è una mania e nemmeno tirchieria – del resto Lui è Principe d’Inghilterra, mica di Scozia – questa è moda sostenibile!

“Sono scarpe che costano, ma durano. Hanno bisogno di essere risuolate ma tutto ciò crea lavoro per chi fa certi mestieri. Invece di buttare via tutto, c’è un grande potenziale per un’economia basata su alcuni di questi aspetti”.

carlo_2Insomma, Carlo le scarpe se le tiene belle strette – e del resto è bello così: anche nelle famiglie reali, i membri non sono tutti uguali. Cenerentola, per esempio, su una scarpa persa ci ha costruito una carriera; Carlo sarebbe tornato indietro, sicuro sicuro.

Lo stesso principio – comprare capi che costano ma che durano e non buttarli via al primo segno di cedimento – vale anche per giacche, abiti, uniformi. Carlo confessa serenamente di avere e di indossare ancora giacche acquistate nel 1969.

Non sarà bello e non avrà dei modi “commerciali”; avrà pure preferito Camilla a Diana; probabilmente non diventerà mai RE – ma Carlo sa comunque il fatto suo!

cenerentolaL’intervista – ripresa dal Blog di Enrico Franceschini – contiene diversi interessanti spunti di riflessione che rendono giustizia all’animo green (e non solo) del Principe, da sempre attento alle tematiche ambientali, agli eccessi del consumismo, alla necessità di proteggere, salvaguardare e recuperare pratiche tradizionali più sane.

La tragedia della nostra epoca è che, gettando via tutte quelle cose, perdiamo il contatto con la nostra identità più autentica. Il contatto con la natura”.

Bravo Carlo, non sei bello ma sei eco-fashion!

Link: blog di Enrico Franceschini + Times online

Pubblicazione: 26/05/2010 – Ultimo aggiornamento: 26/05/2010

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