airport_sign_300_rfpwoSei seduto nel terminal dell’aeroporto, ti rigiri tra le mani il giornale tutto arrotolato a mo’ di tubo, ti sudano le mani, controlli freneticamente i tabelloni di arrivi e partenze e sei tutto eccitato al pensiero che tra poco rivedrai il tuo amore che vive lontano. Sei felice. Sei felice ma c’è qualcos’altro, una sensazione che gorgoglia nello stomaco e non andrà via. Saranno le fitte dovute ai sensi di colpa? Sì, potrebbe essere: il pianeta è in procinto di soffrire a causa del tuo amore!

Sto andando troppo veloce? Ok, facciamo un passo indietro.

Definizione di locasexual: “ambientalista che applica la logica del chilometro zero anche all’affetto e, in linea di principio, ha appuntamenti e relazioni solo a livello locale, rifiutando flirt e relazioni a lunga distanza. Il locasexual è una persona che crede nell’avere appuntamenti e relazioni “locali”. Avere incontri locali riduce il  tradimento e l’impatto di carbonio. Il Locasexual intraprende relazioni e flirt solo con persone che vivono entro un raggio di 100 chilometri da casa sua.

Insomma, il nuovo termine “locasexual” è usato per descrivere qualcuno che tiene conto dell’impatto ambientale di ogni viaggio che fa, al fine di sostenere la propria vita sentimentale.

Dopo tutto, se fai la predica al prossimo su ecosostenibilità, amore per il pianeta e simili, se vai a calcolare l’impatto ecologico della rucola e poi voli tra i continenti due o più volte al mese per incontrare il tuo amore lontano, beh, puoi risultare un po’ ipocrita, non credi?

Ironia della sorte, la relazione più verde che si possa avere è quella on-line in cui uno dei vantaggi principali è la possibilità di incontrare le persone lontane senza spostare il sedere dalla propria sedia. Certo, non è proprio il massimo del romanticismo! Ho un’ amica che vive in Germania che ha sposato un canadese che ha conosciuto online e io scommetto che bruciavano meno carbonio loro – tra ore di  web e telefonate – della maggior parte di quelli che girano in tutta la città per locali. Ma vabbè, loro non fanno testo.

Questo articolo elenca diversi motivi, oltre a ridurre le emissioni di CO2, per cui si dovrebbe avere appuntamenti al massimo in un raggio di 100 miglia di distanza della vostra casa. Questi vantaggi comprendono: partecipazione più assidua alla vita della vostra comunità, fare sesso più spesso, (perché in realtà si sta con il partner più spesso), oltre a tutti i soldi risparmiati sulle spese di viaggio.

Ma torniamo alla nostra coppia di innamorati che vivono lontani.

poupeesConsideriamo cosa succede quando questi due volano a vedersi una volta al mese. I gas serra emessi da aerei ad alta quota hanno un impatto molto maggiore rispetto ai trasporti di terra, quindi i loro viaggi romantici costano l’equivalente di 35 tonnellate di CO2 ogni anno. Se tale responsabilità sono state divise equamente tra i due, lo stile di vita del nostro innamorato sarebbe circa sei volte peggiore per l’ambiente rispetto a quello di un americano medio.

Mettiamo il caso che la coppia si avvicini un po’, così da essere almeno a una distanza tale da essere coperta in auto. Ora la coppia felice si vede ogni paio di settimane: qual è l’impatto complessivo di tutto questo viaggio? Un censimento ci dice che ci sono circa 100 milioni di persone solo in America, di età superiore a 17 anni. Non sappiamo quante di queste persone abbiano una relazione a distanza, ma le ricerche disponibili indicano che almeno un quarto di tutti gli studenti universitari hanno una relazione/flirt fuori città. Poiché il tasso sarà molto più basso tra la popolazione generale, faremo una stima prudente di 1 a 15 per tutti gli adulti singoli. Che ci dà circa 6,7 milioni di americani non sposati impegnati in rapporti a lunga distanza. Aggiungiamo i 3,4 milioni di persone sposate che secondo le stime vivono separatamente, ma non sono “separati”, e il nostro totale sale a oltre 10 milioni di individui.

Se tutte queste persone hanno fatto come la nostra coppia di innamorati e hanno guidato – mettiamo – da Washington DC a New York, ogni due settimane, avrebbero prodotto un totale di circa 18 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Per farsi un’idea di quanto sia, pensate solo che 6,9 milioni di tonnellate sarebbe la quota di CO2 che si aggiungerebbe all’atmosfera se improvvisamente si eliminassero tutti i mezzi pubblici negli Stati Uniti.

Insomma, fate voi due conti. L’amore a distanza ci migliora la vita ma lo fa a un prezzo assai alto per il pianeta.

Lo stesso tipo di logica ambientale è già stata applicata per le nostre abitudini alimentari. Il movimento Local Food ci incoraggia a ridurre le emissioni di CO2 azzerando la distanza del cibo dalla produzione alla tavola, e invitando a mangiare solo ciò che è prodotto all’interno di un raggio di 100 miglia. Il Locasexual è il suo equivalente declinato nel campo delle relazioni sentimentali.

Se il movimento si diffondesse a livello mondiale i suoi benefici ambientali sarebbero evidenti.

Come altre forme di localizzazione economica, anche la decisione di innamorarsi/fidanzarsi solo a breve distanza creerebbe anche altri benefici collaterali importanti. Ad esempio, renderebbe le persone meno anti-sociali. Chi ha una relazione a distanza spende molto tempo libero fuori città o guardando una webcam, stando nel proprio appartamento o nei sedili di una compagnia aerea, piuttosto che nei parchi, nelle piste da bowling, nei cinema e nei pub! L’amore a distanza – sostengono i locasexual – erode l’impegno civico e le reti di sostegno sociale. Si hanno meno possibilità di incontrare nuove persone. Si è più preoccupati per le condizioni meteo e per gli scioperi dei voli piuttosto che per le cose che accadono al di fuori dal portone di casa propria.

Insomma, l’innamorato a distanza trascura l’agorà e la vita comunitaria.

Inoltre, le coppie a distanza fanno meno sesso rispetto alle coppie “locali” e i lunghi periodi di astinenza tra le visite potrebbero portare ad esiti negativi sulla salute, con relativo aumento dei costi sanitari! La distanza poi amplifica anche l’impatto dei sentimenti negativi come la nostalgia e il sospetto. Secondo uno studio, gli amanti lontani hanno molta più probabilità di essere depressi.

Inoltre, spendere per i viaggi i soldi che si potrebbero risparmiare e investire, lascia i nostri amanti a distanza più vulnerabili agli shock economici e mette in serio pericolo il loro futuro tenore di vita.

Insomma, tutti questi demoni potrebbero essere scacciati semplicemente dando ascolto al vecchio adagio della nonna: mogli e buoi dei paesi tuoi!

Naturalmente, come molti altri eco tentativi coscienti di infondere virtù sociale, anche questa proposta rischia di uccidere il romanticismo e il buon senso.

9482_540In un certo senso, l’amore a distanza è romantico proprio perché si spende così tanto in termini di risorse e sforzi. È ovviamente poco emozionante condividere con qualcuno la comune passione per le borse della spesa in tela, molto meglio raggiungere qualcuno a Parigi e condividere con lui una cena romantica, o semplicemente condividere la croccante baguette che l’amato ha tenuto in serbo per noi (certo, si spera solo che NON l’abbia tenuta sotto le ascelle per tutto il tempo!)

Insomma, tutto questo avrebbe un senso se l’amore fosse governato dal cervello, in questo caso il movimento locasexual sarebbe una grande rivoluzione. Tuttavia, data l’imprevedibilità del cuore, e la crescente globalizzazione del mondo, probabilmente vedremo sempre più rapporti a lunga distanza, e secondo me questo non è affatto un male. Ok mogli, mariti e buoi dei paesi tuoi, ma insomma, anche un po’ di chili con carne, comida española, cinese, africana e giapponese non sono affatto male! Ciò che deve accadere accade, diceva una vecchia canzone. Il miscuglio dei popoli e delle razze è una cosa che deve accadere, e infatti accadrà. Non so voi, ma io ne sono assolutamente certo (e pure felice).

Insomma, anche nei movimenti di salvaguardia ecologica ci vuole buonsenso, affinchè le buone intenzioni non risultino impraticabili per sopraggiunta disumanità!

Alla fine dei conti, ci si auspica sempre che anche le relazioni a distanza abbiano uno sbocco nel ricongiungimento finale, come nei migliori romanzi rosa che si rispettino, per cui facciamo così: innamoriamoci in tutto il globo, fidanziamoci a distanza o vicini, sperando di diventare locasexual nel più breve tempo possibile.

PS: se hai una relazione a distanza, spostati in treno, saremo tutti più felici! Vivi su un’isola? Allora iscriviti a un buon corso di nuoto! Perché, come diceva il poeta: Omnia vincit amor. Frase latina che significa L’amore ti fa nuotare più veloce di Michael Phelps, o qualcosa del genere.

Link:

slate.com/id/2202431/pagenum/all
greendaily.com/2008/10/27/should-you-be-a-locasexual
wired.com/culture/culturereviews/magazine/17-04/st_jw

colors-jpg_2lollipop_worldPubblicazione: 02/03/2010 – Ultimo aggiornamento: 02/03/2010
Copia pure: sei libero di ri-utilizzare questo articolo, ma ricorda di inserire il link
Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).

1 COMMENTO

  1. E’ stato curioso, e anche un po’ divertente, scoprire che c’è un movimento Locasexual. Condivido l’appello finale dell’articolo al buon senso. In fondo, volendo, il miglior “impatto zero” sul pianeta si potrebbe avere in caso di scomparsa di questa umanità… ogni respiro che emettiamo, se ci pensiamo, inquina. Ma insomma, credo che sia vero che il rispetto e la cura dell’ambiente passino più semplicemente attraverso gesti quotidiani semplici e concreti, scelte politiche ed energetiche corrette.
    Non è certo un amore a distanza, non sono certo gli amori a distanza a danneggiare il pianeta. Sarebbe come notare la (eventuale) famosa pagliuzza nell’occhio invece della trave…
    Infine, giusto per precisare: le relazioni locali non riducono la possibilità di tradimento, semmai aumentano la possibilità di controllo. Ma il controllo (e rispetto reciproco che esso implica, dentro una modalità condivisa di coppia) è un argomento che sta bene, abbinato all’amore? Poi: davvero amare una persona che vive oltre 100 km “erode l’impegno civico e le reti di sostegno sociale”? Se si tratta di amori simbiotici (amori simbiotici a distanza… interessante!) forse sì, ma amare non implica estraniarsi dal mondo e vivere solo in quello.. a parte il fatto che ogni fase di innamoramento prevede una focalizzazione speciale sull’amato bene, a prescindere dalla distanza…
    insomma… la cosa veramente importante è che sia vero amore; grazie ad incontri on line con sistemi di matchmaking come quello di Parship.it oppure tramite le conoscenze della vita reale, poco importa.
    L’amore non ha locasexual limiti 🙂

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