Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle sono una coppia dello stesso sesso legalmente sposata, ma la loro primaria identità sessuale è un’altra, perché in primo luogo sono eco sessuali!

Elizabeth e Annie hanno infatti sposato la luna, il cielo, il mare, i monti Appalachi e la neve, il tutto in una serie di colori coordinati, attraverso performance (una delle quali si è svolta quest’estate alla Biennale di Venezia, ndr) nel corso delle quali inscenano matrimoni artistici conditi da colore, ecologia e nudità che hanno attratto centinaia di persone. E tutto ciò lo fanno nel nome della ecosessualità.

Ecco come le due artiste vengono introdotte nel catalogo della Biennale di Venezia 2010:

“Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle, le “Spose-Artiste”, si definiscono “Eco-Sessuali” in quanto trovano la natura incredibilmente romantica, straordinariamente sensuale, e un’amante squisita. Si dicono anche ‘Sex-ecologist’ perché vogliono rendere il movimento ambientalista più sexy.
Il loro progetto “Laboratorio dell’Arte dell’Amore” nasce in risposta alla violenza della guerra, ai movimenti contro il matrimonio omosessuale e la cupidigia che causa la distruzione del Pianeta; esplora, genera e celebra l’amore attraverso gesti simbolici che mirano ad instillare speranza, ad essere un antidoto alla paura e ad agire come una chiamata all’azione.”

L’ecosessualità, questo mix di attivismo, arte, un tocco di stramberia e pacifismo naif lievemente lennoniani, sembra stia prendendo piede, a giudicare dall’esito trionfale dell’ EcoSex Symposium, tenutosi recentemente a San Francisco.

Alla richiesta di riassumere il nascente movimento ecosexual in una frase, la Stephens (che presiede il dipartimento d’arte all’Università di Santa Cruz) risponde: “Stiamo cambiando l’abusata metafora della “Terra come madre” in “ Terra come amante“.

La Sprinkle, che ha un dottorato presso l’Istituto superiore di studi di sessualità umana a San Francisco ed è apparsa in oltre 200 film pornografici, offre invece una descrizione un po’ più accademica: “Sexecology è il luogo dove sessuologia ed ecologia si intersecano nella nostra cultura.”

Ciò che è chiaro è che, diffondendo l’ecosessualità, queste due artiste / attiviste / accademiche / femministe stanno portando avanti un approccio divertente, teatrale e provocatorio nella fusione tra sessualità e ambientalismo.

Le due hanno però notato che il fatto di esprimere la loro identità ecologico-sessuale spesso non è visto di buon occhio. Molti ambientalisti duri e puri non vogliono avere niente a che fare con questo approccio né gradiscono che Elizabeth ed Annie interferiscano in modo così poco ortodosso con il loro messaggio all’interno del dibattito ambientalista.

Questa riluttanza della Eco-Ortodossia nei confronti di espressioni considerate di dubbia moralità non è affatto nuova, e ricompare magicamente ad ogni tentativo di approcciarsi alle tematiche ambientaliste in modo lontano dagli schemi, dall’accademismo e – in special modo – in modalità associate al sesso, visto (non si capisce per quale motivo)  come un mezzo meno “nobile” di altri per veicolare contenuti. Abbiamo parlato in passato di Fuck for Forest e delle loro porno-battaglie green, che si attirarono gli strali del WWF e di molti attivisti-moralisti.

ecosex_comboflyerA noi di Marraiafura la verde stramberia del dinamico duo Stephens/ Sprinkle piace e interessa, come qualsiasi altra via per propagare valori che riteniamo importanti. E voi come la vedete, cari amici lettori?

Con questo solenne quesito ora vi lascio, non prima di proporvi il Manifesto Ecosexual, redatto dalle nostre amiche S&S. Prendete e leggetene tutti!

W L’AMMORE!

Eco-sexual-mafLink
www.sexecology.org
www.loveartlab.org
anniesprinkle.org

Pubblicazione: 21/11/2011 – Ultimo aggiornamento: 21/11/2011

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